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Aurelio De Laurentiis - Foto Antonio Fraioli
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Mattia Grassani ha rilasciato alcune significative dichiarazioni ai microfoni di Radio Punto Nuovo, in merito alla sfida tra Juventus e Napoli, non disputatasi come da calendario a causa dell’assenza dei partenopei, intimati a non viaggiare verso Torino dall’Asl locale. Di seguito le parole del legale del Napoli: “Gli atti alla Procura Federale? Chi vive nel mondo delle regole, non può accettare qualsiasi attacco al Napoli. Nel percorso dell’omologazione, la Procura Federale ha aperto un iter per il rispetto del protocollo dopo la positività di Zielinski. Il Napoli non è indagato, sono stati chiesti documenti dal giorno 2 al giorno 4. Manderemo alla Procura Federale ha avuto un copioso carteggio che dimostra come ci sia stato il rispetto di tutte le procedure siano state rispettate, come certificato sia da Asl Napoli 1 sia da Asl Napoli 2″.
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In seguito, Grassani è sceso nei dettagli, sbilanciandosi sull’esito conclusivo della disputa tra Lega e Napoli: “Nel protocollo c’è il richiamo ‘fatti salvi i provvedimenti dell’autorità sanitarie statali o locali’, il protocollo è stato approvato anche per questo. Se il Napoli fosse partito per Torino? Il Napoli ha chiesto chiarimenti alle Asl, in particolare alla Asl Napoli 2. Per motivi di sanità pubblica, si doveva rispettare l’isolamento fiduciario. A fronte di queste comunicazioni, il Napoli per non rischiare di perdere 0-3 a tavolino, ad un provvedimento penale di tutti i suoi tesserati, violando l’articolo 650 codice penale, per violazione di un provvedimento delle autorità . Il provvedimento è chiaro e la partita si dovrà giocare, al Napoli è stato intimato di non giocare, punto“.
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