
Flavio Roda - Foto Marco Trovati / Pentaphoto
[the_ad id=”445341″]
Il presidente uscente della della Fisi, Flavio Roda, a margine del Media Day della Fisi all’Armani Teatro di Milano, ha parlato delle difficoltà inerenti al caro energia: “Il caro energia sta mettendo in crisi tutte le società di impianti nella produzione della neve, che è costosissima. Una stazione senza programmazione non apre, c’è stato un segnale forte con qualcuno che ha anche minacciato la chiusura. Il dato importante però è che non c’è stato un aumento dei prezzi, sarà difficile e speriamo che questo Governo faccia qualcosa. Ma per tutti i cittadini, aldilà dello sport. In Italia non c’è il rischio che salti qualche gara, tutte le stazioni non devono pensare di lucrare sulla Coppa del Mondo. C’è stato un segnale, per cui tutti si stanno impegnando in tal senso. Guadagneranno un po’ di meno, ma si andrà avanti e le gare non sono a rischio”.
[the_ad id=”1049643″]
[the_ad id=”668943″]
Roda si è espresso anche in merito ad una sua ricandidatura: “Non mi va bene che in qualche salotto si è deciso che io non possa candidarmi. C’è un regolamento approvato dal Coni e io ho il diritto di candidarmi perché ho fatto due mandati e mezzo, ci sono state già due sentenze a mio favore e non avevo dubbi. Io sono entrato con un commissariamento e penso di aver fatto un buon lavoro, lo statuto parla chiaro e dice che i mandati devono essere completi”.
“Io seguo le regole come tutti. Io sono convinto di essere nel giusto, altrimenti non mi sarei candidato e non vedo perché c’è questa aggressività nei miei confronti. In questi anni ho lavorato solo per la Federazione e non per interesse personale, dedicando dieci anni che hanno portato ad un cambio di marcia. Basta vedere i dati quanto vale oggi la Federazione rispetto al 2012”, ha concluso.
[the_ad id=”676180″]