
Bradley Wiggins - Foto denismolchanov08 CC BY 2.0
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“Sono stato molestato da un allenatore da giovane, quando avevo 13 anni, e non l’ho mai completamente accettato”. Questo il racconto di Bradley Wiggins, il primo britannico a vincere il Tour de France, un tre volte campione olimpico a Men’s Health UK, in un’intervista riportata dal Guardian. “Ha avuto un impatto su di me da adulto… l’avevo seppellito – racconta – Il mio patrigno era piuttosto violento con me, mi chiavama frocio perché mettevo l’abbigliamento in Lycra e cose del genere, quindi non pensavo di poterglielo dire. Ero da solo. Volevo solo uscire dall’ambiente. E mi sono isolato sempre di più. Sono stato un adolescente piuttosto strano per molti versi e penso che il successo in bicicletta derivi dalle avversità ”.
Poi si sofferma sul suo rapporto con suo padre, il ciclista australiano Gary Wiggins, che ha abbandonato la famiglia quando Bradley era giovane e che è morto nel 2008 in seguito a una rissa durante una festa in casa: “Ci ha lasciato quando ero piccolo, quindi l’ho incontrato per la prima volta quando avevo 18 anni. Abbiamo riacceso una sorta di relazione ma poi non abbiamo parlato per gli ultimi due anni prima di essere assassinato. Era il mio eroe. Volevo mettermi alla prova con lui. Era un buon ciclista – avrebbe potuto essere davvero bravo – ma era un talento sprecato. Era un alcolizzato, un maniaco depressivo, piuttosto violento e all’epoca prendeva molte anfetamine e droghe”.
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