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Gianluigi Buffon - Juventus 2016/2017 - Foto Antonio Fraioli
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“Chi bestemmia va espulso e si prende la squalifica. La settimana successiva non entra in campo”. E’ questa la presa di posizione di Don Jordan Coraglia, presidente dell’Associazione italiana che raggruppa i sacerdoti calciatori. Non poteva affermare altrimenti commentando l’inchiesta aperta dalla Procura della FIGC per la bestemmia pronunciata da Gigi Buffon nel corso di Juve- Parma.
“Come arbitri del Centro sportivo italiano – ha affermato don Jordan all’Adnkronos – noi abbiamo regole precise: chi bestemmia in campo ha l’espulsione diretta senza mezze misure. E scatta la squalifica“. Secondo il presidente dei preti calciatori la stessa sanzione dovrebbe applicarsi all’estremo difensore della Vecchia Signora: “Tra l’altro Buffon è famoso, oltre che per le grandi parate, per le imprecazioni che non hanno alcuna utilità ”. Infine il prete ha voluto demonizzare la blasfemia in sé: “Non può passare come un normale sfogo. Due settimane fa un altro giocatore della serie A è stato squalificato dopo avere bestemmiato per un autogol. Più che giusto cacciarlo. Tra l’altro ora che con la pandemia non ci sono nemmeno i tifosi sugli spalti, non è che l’arbitro possa dire di non avere sentito”.
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