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Fabio Liverani - Foto Antonio Fraioli
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Tutto pronto per una nuova giornata di Serie A, che si è già aperta ieri sera con la vittoria della Sampdoria al Franchi contro la Fiorentina. Tra le gara di domani c’è anche quella tra dello stadio Ennio Tardini tra Parma e Verona, in cui il tecnico del club gialloblù, Fabio Liverani, già potrebbe giocarsi molto.
L’allenatore dei ducali, nel corso della conferenza stampa di vigilia si è detto felice per l’imminente fine del calciomercato: “Mancando due giorni alla fine del mercato, la squadra mi è sembrata più attenta e più concentrata e meno attenta al mercato. Si va verso la chiusura e la squadra ha più concentrazione. E’ evidente che per noi questo stato d’animo ci ha portato un po’ di dispendio a livello mentale, sono felice che il mercato finisca perché credo che da martedì e mercoledì sarà diverso lavorare. Questa settimana li ho visti vogliosi, sapendo di affrontare una battaglia”.
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Sulla partita di domani, invece, Liverani ha detto di volere una squadra forte soprattutto sotto il punto di vista mentale: “L’essere tosti è mentale e noi vogliamo esserlo. Lo abbiamo nel DNA e se in certi momenti non c’è stato era dovuto ad altre situazioni. Siamo stati colpiti nell’orgoglio e la mia squadra farà una partita tosta, cattiva, con qualità perché a prescindere da ciò che accadrà vogliamo avere più convinzione. Inglese e Cornelius? Anche avendo difficoltà ci sono voluti essere, anche se non hanno i novanta minuti. Hanno dato un gran segnale d’intenti, può essere un momento di difficoltà ma troveremo la strada”.
“Noi abbiamo creato un progetto per avere 22-23 giocatori di movimenti. Deve esserci un mix di giovani ed esperti, ma una condizione totalitaria è che siano forti, dover fare investimenti importanti ma per giocatori forti. Credo che martedì questa squadra avrà grandi margini di miglioramento. Gli acquisti sono a completamento della rosa e portare un diretto concorrente ad ogni giocatore, perché credo che la competizione alzi la qualità”, ha concluso il tecnico del Parma.
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