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Robinho - Foto di Marcello Casal Jr/ABr - CC-BY-3.0-BR
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La corte superma di cassazione Italiana ha confermato la condanna a 9 anni per stupro a Robinho, ex calciatore del Milan, e al suo amico Ricardo Falco, per violenza sessuale di gruppo su una ragazza che nel 2013 aveva 23 anni. Il ricorso presentato dai legali dell’ex giocatore brasiliano infatti, è stato respinto. Gli avvocati infatti, hanno puntato la loro difesa sulla consensualità del rapporto.
Decisive sono state alcune telefonate in cui l’ex milanista racconta la serata dello stupro: “Sto ridendo perché non mi interessa, la donna era ubriaca, non sa nemmeno cosa sia successo”. La condanna in primo grado è arrivata nel 2017. Condanna poi confermata in appello a Milano. Il giocatore, dopo la sentenza ha poi perso il posto in squadra nel Santos. Adesso resta da capire il problema dell’estradizione di Robinho: la giustizia italiana dovrebbe infatti inviare una richiesta formale a quella del Brasile, la quale poi dovrebbe avviare una valutazione interna. Si attendono ulteriori sviluppi.
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