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Umberto Calcagno - Foto LiveMedia/Fabrizio Carabelli
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“La pausa per il Mondiale? Non è una cosa che ci abbia mai entusiasmato, si inserisce in un contesto, il post-pandemia, che ha già creato molte difficoltà . Veniamo da quattro stagioni sportive vissute tutte d’un fiato e sarà un bel punto interrogativo”. Lo ha detto Umberto Calcagno, presidente dell’Aic, a “La Politica nel pallone”, su Rai Gr Parlamento. Sul tema calendari: “Una riflessione è improcrastinabile. Ci sarà qualche infortunio al mondiale ma è la tendenza, ciò che verrà che mi preoccupa. Anche la nostra nazionale farà le finali di Nations League a giugno, con le coppe europee è tutto molto compresso. Non è un processo alle intenzioni, capiamo che i grandi eventi danno un valore aggiunto al nostro sistema ma dobbiamo fare una riflessione. Senza un patto solidaristico, alla base di una riforma dei campionati, si arriva a un punto di non ritorno“. Poi sul progetto della Superlega: “Allora erano sbagliate tempistiche e modalità , oggi dobbiamo cercare di capire di cosa si stia parlando. I paletti importanti sono mantenere il merito sportivo e capire con quali modalità verranno redistribuite queste risorse”.
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