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Jorginho con la maglia della nazionale italiana - Foto Antonio Fraioli
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Jorginho ha raccontato alcuni interessanti aneddoti con una lettera aperta pubblicata sul “The Players’ Tribune”, in cui il centrocampista campione d’Europa con il Chelsea e con la Nazionale italiana ha rivelato in particolar modo alcuni dettagli delle sue prime esperienze nel calcio italiano. “Dicevano che ero troppo lento e troppo fragile, ce lo ricordiamo tutti cosa veniva scritto – spiega – Ero il figlio di Sarri, mi facevano arrabbiare tantissimo perchè mi hanno sottovalutato.”
“Ho avuto un inizio difficile in ogni club, non mi voleva nessuno a Verona e nemmeno in Lega Pro – scrive ancora Jorginho –Â E’ cambiato tutto a Napoli con Sarri, ho sempre continuato a lavorare per guadagnarmi il rispetto. La stessa cosa al Chelsea, le critiche le uso come carburante per fare meglio.”
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