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Gabriele Gravina - Foto LiveMedia/Alessio Marini
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“L’indebitamento del sistema ci preoccupa, in particolar modo vivere un cambiamento come una minaccia e non come un’opportunità . Il nostro calcio perde appeal continuamente, nonostante gli sforzi delle varie società . Il nostro mondo ha una dimensione all’interno dell’economia del nostro paese. Il cambiamento è un elemento oggettivo, siamo in un punto di non ritorno”. Lo ha detto Gabriele Gravina, presidente della Figc, durante il Festival dello Sport a Trento. Il numero uno della Federcalcio si sofferma sul cambiamento: “Ogni 10-15 anni il mondo del calcio muta, così come la tecnologia e la velocità – prosegue – Cambia il modo di vivere un evento sportivo. Il calcio non può rimanere immobile. Noi per i vivai ci stiamo organizzando per un dipartimento tecnico. Serve un intervento affinché i giovani riescano a trovare spazio all’interno delle competizioni. Le infrastrutture sono indispensabili”.
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