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Gabriele Gravina - Foto Antonio Fraioli
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Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera, analizzando vari temi tra cui il conflitto tra Russia e Ucraina: “Non appena abbiamo appreso dell’invasione della Russia ho scritto a Pavelko (presidente della Federcalcio ucraina, ndr) per dimostrargli la mia disponibilità ad aiutare. Siamo pronti ad ospitare profughi e gare. Mi sono venuti brividi quando ho sentito il suo discorso in cui difendeva il diritto alla vita. Non nego che mi è scesa qualche lacrima in quel momento“. Gravina ha poi parlato del percorso di qualificazione ai Mondiali 2022 per l’Italia: “La posta in palio è molto alta. Ci siamo complicati la vita da soli, ma io resto fiducioso. Questa nazionale è riuscita ad arrivare sul tetto d’Europa e non può aver smarrito il senso di essere squadra tutto a un tratto. Mancini sarà bravo a centrare un’altra impresa, serve entusiasmo e positività “. Infine, il numero uno della Figc è tornato a parlare della Superlega: “La nostra posizione resta la stessa. In un momento del genere non servono ulteriori divisioni, ma solo unità “.
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