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Foto Antonio Fraioli
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“Nel nostro spogliatoio i due popoli coinvolti in guerra hanno i volti di Malinovskyi e Miranchuk, l’altro giorno a Zingonia si sono abbracciati. Noi ci siamo stretti a loro. Questo è il calcio che unisce ciò che la follia umana prova a dividere. Stop alla guerra in Ucraina”. Lo ha detto Matteo Pessina sui social, riferendosi al conflitto in Ucraina. Aleksej Miranchuk si è preso la scena nel finale del match contro la Sampdoria: serpentina al limite dell’area e conclusione vincente col mancino che non lascia scampo a Falcone. Poi niente esultanza, anzi braccia al cielo quasi a chiedere scusa. Con ogni probabilità un pensiero di solidarietà , da cittadino russo, per l’Ucraina sotto attacco.
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