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Ronaldinho - Partita della Pace 2016 - Foto Antonio Fraioli
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Ronaldinho ritorna a parlare dagli arresti domiciliari in seguito ad un episodio che ha scaturito il suo arresto, ovvero l’ingresso in Paraguay con documenti falsi: “Siamo rimasti sorpresi – ha rivelato – nell’apprendere che i documenti non erano legali. Da allora la nostra intenzione è stata quella di collaborare con il sistema giudiziario per chiarire i fatti. Da quel momento, fino ad oggi, abbiamo spiegato tutto e risposto a quello che ci è stato richiesto. E’ stato un duro colpo, mai avrei immaginato di vivere una situazione del genere”.
“Il calore, l’affetto e il rispetto di tutti i paraguaiani li ho avvertiti dal primo giorno in cui sono arrivato nel Paese fino ad oggi, sono grato di ciò – ha rivelato a ‘Abc Color’-. Ho la mia fede, prego affinché questo finisca presto. La prima cosa che farò sarà dare un bacio a mia madre che ha vissuto giorni difficili dall’inizio della pandemia, poi assorbire l’impatto che questa situazione ha generato andando avanti con fede e forza”.
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