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Film stasera in tv - CC 0.0
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L’8 marzo 2022 è un’altra data temuta e attesa da tutti gli italiani: in quel giorno, infatti, cambiano ancora i canali del digitale terrestre, vale a dire le frequenze, in virtù di un importante aggiornamento tecnologico. Andiamo allora a scoprire cosa bisogna fare e quando risintonizzare la tv. Si tratta di uno dei passaggi chiave per lo switch off che si completerà a inizio 2023 e che permetterà maggiore qualità nella trasmissione dei canali. Si cambia dunque codifica a partire dall’8 marzo, anche se i canali generalisti da 1 a 9 del telecomando potranno provvisoriamente trasmettere su entrambe le codifiche, quella nuova e quella vecchia.
Cosa bisogna fare l’8 marzo?
L’8 marzo occorrerà risintonizzare la propria tv con decoder incorporato o il decoder digitale terrestre esterno per continuare a vedere i canali televisivi anche sulle nuove codifiche. Se non dovessero più risultare visibili dopo la risintonizzazione, con tutta probabilità il decoder o la tv non sono abilitati alla ricezione delle nuove frequenze con tecnologia avanzata e dovranno essere sostituiti. A questo proposito, il Mise ha predisposto dei bonus per il cambio di apparecchi. In sostanza, si passerà dall’attuale trasmissione mpeg-2 alla nuova mpeg-4, che consente standard visivi qualitativamente più alti. Ciò che però intaccherà molti italiani è il fatto che questi cambiamenti non saranno supportati da tutti i dispositivi attualmente in uso.
Cosa succede l’8 marzo?
Nel 2023 si passerà in tutta Italia al nuovo standard DVB-T2 (Digital Video Broadcasting – Second Generation Terrestrial), di ultima generazione a livello europeo. Si migliorerà la qualità dei canali e si passerà alla banda 694-790 MHz, la banda 700 nota per le frequenze del 5G. Per questo motivo, per completare uno switch-off che sarà di fatto obbligatorio in tutto il paese entro gennaio 2023, l’8 marzo cominceranno a cambiare le frequenze dei canali e si passerà a una nuova codifica. Non solo: con alcuni decoder non di ultima generazione, non sarà più possibile ricevere i canali, e dunque bisognerà comprarne uno nuovo. Per chi ha un decoder compatibile, interno o esterno che sia, bisognerà risintonizzare i canali, in quanto nelle prime posizioni del telecomando appariranno ora i canali tramessi col codec mpeg-4, mentre le versioni provvisorie Rai e Mediaset generaliste scivoleranno in fondo.
Cosa controllare in vista dell’8 marzo: la guida
Per capire se il proprio decoder è compatibile con i nuovi standard, bisognerà controllare se attualmente si ricevono i canali HD nella posizione 500 dell’LCN. Nel dettaglio, se si riceve senza problemi il canale 501 di Rai Uno HD, allora con tutta probabilità non ci saranno problemi anche dopo l’8 marzo. Non bisognerà cambiare invece l’antenna. Non in tutte le regioni si cambierà subito: le aree al momento non interessate corrispondono a Sardegna, Liguria, Toscana, Umbria, Lazio e Campania, in ogni caso nelle altre zone d’Italia il processo sarà graduale e scaglionato.
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